Social Media Analytics: i 3 tool migliori

Chi lavora nell’ambito del digital marketing sa bene come sia importante fare l’analisi dei social media, ovvero misurare, raccogliere e analizzare i dati per capire quali strategie funzionano e quali no. Nella maggior parte dei casi gli addetti al settore usano i dati provenienti dalle piattaforme social per ottimizzare sforzi, tempi e budget anche se c’è chi, come Facebook, a breve non renderà disponibili tali dati.

In generale tutte le piattaforme consentono l’analisi dettagliata delle metriche social con strumenti semplici e pratici, ma in molti casi per avere una panoramica completa è necessario rivolgersi a tool avanzati. Quali sono?

1. Hootsuite

Si tratta del più noto tool di social media analytics in circolazione e permette di raccogliere in un solo luogo i dati sulla gestione dei canali social, facilitando il lavoro di analisi. Per ogni post si vedono metriche come click, copertura, condivisioni, visualizzazione di video, senza trascurare i parametri a livello di account, come la crescita dei follower.

2. Google Analytics

Anche da Google Analytics si possono ottenere dati interessanti per l’analisi dei social media, dato che questo tool mostra i canali social che generano più traffico e i contenuti che funzionano meglio sulle varie piattaforme, permettendo di scoprire i dati demografici del pubblico, monitorare le conversioni ottenute dai social e calcolare il ROI delle campagne di ADV.

3. Socialbakers

Si tratta di uno dei tool più adatti ad analizzare le prestazioni di account e brand e permette di vedere il rendimento dei contenuti e le informazioni approfondite sul pubblico da un’unica dashboard personalizzata con analisi dettagliate di interazioni, attività e interessi.

Fare Social Media Analysis è fondamentale e con i tool giusti la strategia di social media marketing sarà ancora più accurata ed efficace.

Le 3 caratteristiche del Social Media Manager di successo

Il panorama del social media marketing evolve e cambia rapidamente ed è sempre più difficile per il Social Media Manager generare interazioni ed interesse sugli account aziendali, dato che viviamo in un mondo iperconnesso. Basti pensare che, ad oggi, il 40% della popolazione mondiale oggi usa i social media, trascorrendo su Facebook, Twitter, Instagram & Co almeno 2 ore al giorno e pubblicando migliaia di contenuti. Vediamo, allora, quali sono le caratteristiche del social media manager moderno e quelle che li permetteranno di fare la differenza nel 2023.

  1. Capacità di focalizzarsi sulla costruzione di una community, non solo sull’audience

Il bravo social media manager conosce bene l’importanza di dar vita ad una community interattiva e coinvolta, alla base di una relazione solida tra azienda e follower/potenziale cliente. La principale causa che porta al fallimento del piano editoriale è la scarsa relazione tra pubblico e audience, la seconda è, invece, la mancanza di personalizzazione. Ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni, deve esser in grado di individuare una nicchia da cui cominciare a costruire la sua community online.

Ricorda, una community online va curata ogni giorno, per vedere cosa funziona e cosa no, rispondere a domande e commenti ed essere veramente presenti online.

  1. Ottimizzare il tempo trascorso sui Social Media

Anche se i social media sono alla base del lavoro del Social Media Manager è bene impostare una quantità di tempo quotidiano da dedicare all’attività di social media management per ottimizzare le attività su Facebook, Twitter & Co. In particolare, si può decidere di trascorrere sulle piattaforme social il 10, 20 o 50% del tempo a seconda degli obiettivi da raggiungere.

L’obiettivo è essere consistenti e efficaci nel lavoro ed evitare di perdere tempo: una tecnica efficace è la tecnica del Pomodoro, da impostare su intervalli di 25 minuti con 5 minuti di pausa tra un’attività e l’altra. Una social media strategy efficace non prevede solo la pubblicazione e promozione dei contenuti, ma anche la costruzione di interazioni e la creazione dei contenuti, senza dimenticare la fase di analisi.

In questo caso le caratteristiche essenziali del social media manager sono disciplina e pratica, anche se la corretta gestione del tempo permette di svolgere il proprio lavoro con una maggiore responsabilità.

  1. Sapersi prendere delle pause

Lo stress mentale è ad alti livelli in chi svolge il lavoro di Social Media Manager, dato che si tratta di un’attività in tempo reale e per questo è importante evitare la mentalità “always-on”, ma sapersi prendere le giuste pause, staccando per 10-15 minuti e dedicandosi ad altro, ma soprattutto disconnettendosi la notte.

Non solo: il consiglio per i social media manager è prendersi anche delle vacanze all’insegna del digital detox, anche se io per prima mi rendo conto della reale difficoltà di mettere in pratica questo punto. Se fermarsi è impossibile, ricordiamoci almeno di fare delle pause per il benessere dei nostri occhi.

E tu, segui questi consigli? Raccontami la tua esperienza o altre caratteristiche che ritieni fondamentali per un Social Media Manager.

 

6 consigli per far crescere la tua PMI con i social media

Durante l’emergenza COVID-19 il compito della maggior parte delle aziende è stato quello di mantenere la relazione con i clienti attraverso i social media, anche se molte hanno approfittato dell’occasione per trovare nuovi strumenti per far crescere la loro visibilità sui social e aumentare le opportunità di business.

Questo ha generato una maggiore competitività e aumentato notevolmente il numero dei player del settore, come fare allora ad essere attrattivi e a far crescere la PMI o piccola azienda con i social media? Vediamo sei consigli utili.

Come usare i social media se sei una PMI

  1. Fare content curation: creare contenuti sempre nuovi può essere complesso, soprattutto per la piccola azienda e per chi ha budget, risorse e tempo limitati. Per questo il consiglio è usare tool come Pocket, Flipboard e Feedly per fare content curation.
  2. Puntare sul visual: il 72% dei consumatori preferisce i video ai manuali quando si tratta di decidere se acquistare un prodotto. In questo caso i tool che puoi utilizzare sono Adobe Premiere Pro, Filmora e Vimeo Create.
  1. Coinvolgere i clienti: gli user generated content piacciono a tutti così come i quiz e i sondaggi sui social media.
  2. Pubblicare post in automatico: se vuoi creare e pubblicare topical post in automatico puoi usare tool come Salesforce.
  3. Usare gli hashtag corretti: chi sa selezionare gli hashtag corretti aumenta la probabilità che il post venga trovato online. Ricordati di individuare hashtag importanti per il tuo settore di business, per la tua azienda e per i tuoi clienti.
  1. Monitorare la concorrenza: il tool migliore per monitorare la concorrenza è senza dubbio BuzzSumo, che ti aiuterà a evitare errori, vedere quali sono le strategie più efficaci e analizzare il sentiment dei clienti.

In poche parole, gestire i social media è un lavoro a tempo pieno e, se credi di non avere le risorse per farlo “in casa” forse è il caso di considerare il coinvolgimento di un social media manager o consulente esterno.

Contattami per saperne di più, ti aiuterò a far crescere la tua azienda su Facebook, Instagram & CO.

 

 

 

Come creare un post di successo su Instagram

Oggi Instagram conta ben 28,8 milioni di utenti ed è il secondo social media più usato in Italia. Per questo le aziende devono imparare a usare il potenziale di Instagram per promuovere il proprio brand e business, i prodotti e i servizi e il negozio online. Ecco allora 3 veloci consigli per ottenere il massimo da questo social media.

1. Scrivere una biografia efficace

La biografia su Instagram deve spiegare chi è e cosa fa l’azienda in modo chiaro e attraente per far capire ai follower se i contenuti pubblicati online sono attraenti per loro e se vale davvero la pena seguirti. Il consiglio in più è quello di aggiungere un link verso il sito del negozio online.

2. Creare contenuti interessanti

Il successo su Instagram è strettamente collegato alla qualità dei contenuti, che devono essere sempre interessanti, aggiornati e accattivanti. Instagram viene usato dalle persone come mezzo di intrattenimento e per questo è importante postare contenuti che si concentrano sul valore dell’immagine.

Come dimostra una ricerca di SproutSocial, il 46% degli utenti smette di seguire un profilo quando i suoi contenuti sono troppo promozionali. Non solo: la foto deve spiccare sulla concorrenza e per questo la migliore strategia di content marketing su Instagram parte sempre dallo studio dei competitor.

3. Usare hashtag appropriati

Gli hashtag permettono a tutti di far trovare il post su Instagram e per questo è bene combinare hashtag popolari e di tendenza con hashtag specifici legati al business in modo da raggiungere sia il vasto pubblico, sia il pubblico di nicchia che ha maggiori opportunità e possibilità di convertire. Instagram permette fino a 30 hashtag per post, ma non è necessario massimizzare questo numero. Il più delle volte 5-10 hashtag ben scelti sono sufficienti.

Come vedi basta davvero poco per creare un post di Instagram con le carte in regola per diventare virale, ma soprattutto per portare alla tua azienda nuovi clienti. Per approfondire il tema ti invito a leggere anche:

Cosa sono e come si scelgono gli hashtag

La piattaforma che ha reso popolare l’hashtag è sicuramente Twitter e proprio da Twitter UK arrivano i consigli alle aziende per la creazione di un hashtag efficace sulla base degli obiettivi di marketing da raggiungere. L’hashtag è una funzionalità semplice usata per segnalare le keyword del post e preceduta dal simbolo #, che trasforma la parola in un link attivo.

Lo voglio ribadire: la principale funzione dell’hashtag è categorizzare i post per facilitare la ricerca agli utenti che lo richiamano sul motore di ricerca di Twitter. Ecco, allora, come il compito degli hashtag sia quello di aggregare i tweet sullo stesso tema creando una continuità tematica nel grande flusso di informazioni che caratterizzano Twitter.

Gli hashtag più famosi e diffusi sono sicuramente quelli dei grandi brand, che li usano nelle campagne di marketing online come strumento di comunicazione one-to-many.

Consigli per la creazione di un hashtag efficace

Come per la maggior parte delle attività di marketing, per creare un hashtag è opportuno porsi alcune domande fondamentali:

  • perché si usa un hashtag?
  • si tratta di un hashtag facilmente memorizzabile?
  • si tratta di un hashtag già in uso nelle conversazioni su Twitter?

Sulla base delle risposte si avranno le prime considerazioni operative e strategiche per garantire che l’hashtag possa dare davvero un contributo utile alla conversazione e portare a un valore aggiunto. L’ideale è utilizzare sempre gli stessi hashtag per tutti i post, per dare un’impronta unica alle conversazioni.

Con un buon hashtag, Twitter vi aiuterà ad amplificare il messaggio, raggiungere un pubblico decisamente più ampio e migliorare la visibilità.

In breve: consigli sull’uso degli hashtag

In conclusione, gli hashtag si usano principalmente per due scopi:

  • tracciare e seguire un argomento/evento;
  • incrementare la visibilità di un post, posizionandolo tra le tendenze di Twitter, dato che l’hashtag può essere trovato anche da chi non è un follower.

Attenzione però a non usare troppi hashtag e mettere il # su troppe parole nel messaggio per non creare confusione e rendere difficile la lettura. Infine, la vita di un hashtag è generalmente molto breve e va da qualche ora a qualche giorno. Solo a volte gli hashtag creano comunità stabili come #mondiali, #terremoto o hashtag locali come #Roma, #scuola o #stadio.