Pillar Page: perché è importante per la SEO?

Da qualche anno l’ottimizzazione dei siti per i motori di ricerca cambia continuamente e gli aggiornamenti di Google sono in continua evoluzione. In questo contesto la Pillar Page diventa uno dei fulcri dell’attività SEO e per il posizionamento nella SERP data la capacità di soddisfare sia le esigenze dell’algoritmo, sia quelle del motore di ricerca.

Il concetto di Pillar page e Topic Cluster

Il concetto principale da tenere in considerazione quando si lavora alla Pillar Page è quello di topic cluster, che nella SEO può essere inteso come gruppo di argomenti. Si tratta di un insieme di contenuti correlati tra loro che portano a un contenuto più ampio – la Pillar page – che risponde a tutte o quasi le domande degli utenti sul tema.

Lavorando in questo modo l’azienda dà a Google e agli utenti le risposte che desiderano. Il modello Pillar si concentra suddividendo un contenuto in sotto argomenti che riguardano il topic e portano a pagine separare che li trattano in modo esaustivo e a cui si accede da appositi link.

La pillar page introduce un topic cluster e comprende un set di keyword che danno risposta alla query digitata o dettata a voce dall’utente.

Consigli per la realizzazione della Pillar Page efficace

1. Selezionare il topic giusto

Va evitata la scelta di un tema troppo ampio e generico dato che il cluster di approfondimento di un contenuto enciclopedico richiederebbe la realizzazione di decine di singoli articoli.

2. Suddividere la Pillar in paragrafi

Una valida Pillar Page è suddivisa in paragrafi con link di approfondimento per rispondere ad ogni dubbio dell’utente.

3. Scrivere pensando al target

Nella stesura della Pillar Page è importante pensare al pubblico di riferimento e l’utente a cui ci si rivolge.

Come puoi vedere, se il concetto di Pillar Page e Topic Cluster è relativamente semplice, la realizzazione di questi contenuti è complessa e va affidata a specialisti nel SEO Copywriting come Comunicare Social Media.

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Consigli base di keyword research per eCommerce

Lavorare alla SEO per eCommerce significa individuare l’intento di ricerca del potenziale cliente ed essere pronti a soddisfarlo. Per questo si devono individuare tre categorie di keyword: le query informative, le query navigazionali e le query commerciali. Vediamo di cosa si tratta.

Tipologie di query per l’ecommerce

La keyword informativa risponde alla ricerca di informazioni su un dato argomento e comprende contenuti come articoli, video tutorial e guide. L’obiettivo è quello di farsi trovare da un utente per risolvere il suo problema velocemente e generare così la base di partenza per ogni attività di inbound marketing.

La keyword navigazionale comprende le parole chiave che puntano a generare brand awareness ovvero correlate al nome del brand. Si tratta di termini che non interessano ai competitor, anche se è meglio adottare una tattica di brand protection per mantenere sempre le prime posizioni.

La keyword commerciale fa riferimento a un obiettivo come l’acquisto, il download e la vendita o l’iscrizione a un servizio freemium.

Tool per la Keyword Research

Se a questo punto ti stai chiedendo come trovare le keyword, sappi che puoi contare su strumenti gratuiti come Google Keyword Planner o a su tool come SEOZoom e SEMrush.  Da questi tool puoi ottenere una serie di parole chiave da studiare e da organizzare in un file Excel creando le seguenti colonne:

  • Keyword
  • Volume di ricerca medio mensile
  • CPC
  • Keyword difficulty

Non importa quale sia il tuo business online, fare SEO è sempre un’attività fondamentale e da inserire nel piano di marketing e non esiste attività SEO senza la keyword research.

Scopri altri tool utili per la gestione del tuo ecommerce qui.

Pinterest: arriva la realtà aumentata

Da poco Pinterest ha presentato la funzionalità in realtà aumentata che permette di provare i prodotti, dai mobili ai rossetti, e migliorare l’esperienza di shopping online. Scopriamo di più.

La nuova funzionalità “Prova per arredamento d’interni”

Questa funzionalità recentemente introdotta da Pinterest aiuta chi vuole acquistare mobili e complementi di arredo. Si tratta di una tecnologia di AR da usare con la fotocamera di Pinterest Lens e che permette di collocare il prodotto nell’ambiente per vedere se è adatto alla propria casa.

Proprio Pinterest è il social media in cui gli utenti vanno alla ricerca di ispirazione prima di acquistare arredamento d’interni e questa novità migliora l’esperienza di shopping, portandola a un nuovo livello. In altri casi Pinterest permette di provare la merce come avverrebbe nel punto vendita fisico, dal capo di abbigliamento al rossetto.

In questo modo ogni consumatore può trasformare un’idea in realtà direttamente dallo smartphone.

AR e futuro dello shopping online

Nell’ultimo anno sono aumentati gli utenti che interagiscono con la funzione shopping di Pinterest e che usano la ricerca visiva per fare acquisti online. Si tratta di un aumento importante, pari al 126% su base annua.

Ad esempio la funzionalità Prova del settore della bellezza è aumentata del 28% nella Gen Z e del 33% nei Millennial.

Dall’inizio della pandemia, abbiamo riscontrato un numero di acquirenti esperti del digitale mai visto prima”. Afferma Jeremy King, SVP of Engineering, Pinterest. “Ora milioni di persone si aspettano di avere opzioni virtuali e accessibili da smartphone per provare un prodotto prima di acquistarlo, ricevere consigli personalizzati e raccogliere informazioni come parte del loro processo decisionale. Ogni giorno su Pinterest vediamo questo tipo di comportamento, motivo per cui continuiamo a sviluppare tecnologie come AR Prova e rendiamo Pinterest una meta per lo shopping a canalizzazione completa che attira le persone portandole dall’ispirazione all’acquisto in ogni aspetto dell’app”.

A questo punto non resta che includere anche Pinterest nel proprio piano di marketing per il 2022.

Analisi pagina Linkedin: cosa sapere

Chi lavora in ambito B2B, ma anche molte aziende del B2C, non possono e non devono rinunciare a una presenza professionale su Linkedin con una pagina Linkedin aziendale. Si tratta del social media adatto a raccontare l’azienda, il prodotto e servizio, le esperienze professionali e le competenze.

Per questo sono tanti i clienti che si rivolgono a Comunicare Social Media per ottimizzare la pagina Linkedin aziendale e far sì che abbia un grande coinvolgimento. Vediamo allora come valutare la pagina Linkedin aziendale e quali elementi analizzare per identificare i punti di forza o i fattori da migliorare.

Il metodo del foglio di controllo

Per analizzare la pagina Linkedin aziendale si può usare un semplice foglio di calcolo: potrai scoprire da un semplice audit cosa funziona e cosa no e analizzare il rendimento della pagina nel tempo. Tra le metriche da inserire nelle diverse colonne ci sono:

  • URL della pagina aziendale
  • Data del periodo di controllo
  • Numero di follower
  • Tipo di post
  • Impressioni / Reach
  • Clic
  • N. di “Mi Piace”
  • Commenti

L’importanza di tracciare i dati dei follower

Per valutare l’andamento della pagina Linkedin si possono usare gli Insights e gli Analytics offerti dal social media, a partire dal numero di follower e di persone che hanno visualizzato un determinato post e contenuto. Oltre a questo è importante controllare i dati demografici dei follower per capire se si sta attirando l’attenzione del corretto pubblico. Tutte queste informazioni vanno aggiunte al foglio di lavoro.

L’analisi dell’engagement

Ancora più importante del numero di fan e follower è il coinvolgimento degli utenti in termini di impressioni, click, Mi Piace e commenti sulla pagina per un determinato periodo di tempo. Anche in questo caso si possono aggiungere i dati al foglio di controllo per monitorare i dati nel tempo e capire il formato di post che risulta più interessante per un determinato pubblico. Si tratta di informazioni utili per capire quale tipo di post condividere più spesso.

Analizzare la pagina Linkedin con costanza è l’unico modo per costruire una presenza efficace su questo social media e con l’aiuto di Comunicare Social Media costruire la tua brand reputation e far conoscere prodotti e servizi sarà sicuramente più semplice. Contattami per saperne di più!

Twitter Blue: cosa è e come utilizzarlo?

Twitter Blue è la versione a pagamento di Twitter e comprende diverse funzionalità, anche se manca ancora il pulsante “Modifica” che permetterebbe di editare e correggere eventuali errori nel post una volta pubblicato. Vediamo, invece, cosa offre a chi si iscrive e come utilizzarlo.

Le funzionalità aggiuntive di Twitter Blue

1. Cartelle segnalibri: si tratta di un modo efficiente per organizzare i tweet e trovarli quando se ne ha bisogno.

2. Pulsante “Annulla Tweet”: come detto non abbiamo ancora il pulsante “Modifica” ma quello “Annulla” permette di correggere rapidamente un errore di battitura o taggare la persona giusta. La modifica può essere fatta entro 30 secondi dalla pubblicazione del tweet o del commento e si può vedere in anteprima il tweet prima di pubblicarlo.

3. Modalità lettore: gli utenti di Internet sono almeno una volta entrati in modalità lettore sul browser. In questo caso Twitter Blue permette di tenere il passo con le notifiche convertendo i tweet lunghi in un formato facile da leggere e migliorando la fruizione dei contenuti.

Oltre a questo chi decide di pagare per iscriversi a Twitter Blue può contare su un’“assistenza clienti in abbonamento dedicata” per la risoluzione di ogni problema. Infine sono disponibili temi, colori e icone personalizzate sia per la versione web sia nell’app per Iphone e Android.

Quanto costa Twitter Blue

Se ti ho incuriosito e vuoi sapere quanto costa Twitter Blue, allora devi sapere che è disponibile in Canada per $ 3,49 CAD e $ 4,49 AUD in Australia al mese. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, Twitter ha già indicato che verrà lanciato per $ 2,99 al mese. È probabile che Twitter Blue arrivi in dozzine di paesi nel prossimo futuro, quindi tieni d’occhio la tua regione per i prezzi aggiornati.