Le aziende di ogni dimensione cercano oggi online la risposta alla domanda: “Come vendere di più e meglio?”. Startup, PMI e liberi professionisti ma non solo (anche la multinazionale ha lo stesso obiettivo) combattono ogni giorno per vendere a prezzi più alti e chiudendo i contratti più velocemente.
Un obiettivo certo ambizioso ma più facile da raggiungere se il cliente conosce già il prodotto e servizio, ne ha già sentito parlare e ha cercato informazioni al riguardo. Tutte attività queste alla base di una buona strategia di Inbound Marketing. Una tecnica che prevede che sia l’utente ad andare verso il nostro prodotto e servizio, tramite la ricezione gratuita di informazioni da parte dell’azienda in modo non intrusivo.
Un sistema che pone il suo elemento fondante nel Content Marketing attraverso il sito internet, il blog e la strategia di comunicazione sui social media. Un sistema facilmente implementabile anche dalla PMI e dal libero professionista (dall’azienda di servizi al commercialista). Un sistema che si compone di 4 fasi : attirare, convertire, concludere e fidelizzare a cui corrispondono diversi strumenti e strategie per trovare nuovi clienti.
Siamo quindi di fronte a un nuovo modo di fare marketing, un modo che presenta sicuramente alcuni vantaggi rispetto alla pubblicità tradizionale:
- Costi contenuti: anche se anche la creazione di contenuti richiede un investimento, come spiego in questo articolo
- Clienti profilati e realmente interessati che si vogliono informare su prodotti e servizi offerti
- Capacità di creare un legame stabile (lifecycle marketing)
Naturalmente per avere successo con l’inbound marketing bisogna padroneggiare le logiche della rete e saper emergere nel mare magnum del Web 2.0 attraverso attività di posizionamento organico (SEO) e pubblicità a pagamento (SEM), in particolare su Google Adwords.