Coinvolge più di 433 milioni di utenti in tutto il mondo ed è una vera e propria miniera d’oro per chi si occupa di marketing, in quanto permette di creare diverse tipologie di ads segmentando il target per coinvolgere i potenziali destinatari realmente interessati.
Ma perché usare Linkedin per l’Advertising?
Linkedin parla di business ed è quindi la piattaforma ideale per promuovere prodotti e servizi B2B. Linkedin è anche lo strumento ideale per incrementare la visibilità online di un brand, un servizio e un prodotto e con Pulse sta diventando anche un sito ideale per il content marketing. La possibilità di targetizzare gli utenti per impiego, job title, ruoli, skill e interessi permette di creare campagne promozionali orientate al risultato.
Ecco dunque alcune domande da porsi prima di avviare una campagna su Linkedin:
- Qual è il job title del mio target?
- Dove lavora?
- Che capacità univoche e interessi ha?
Il targeting su Linkedin, rispetto a quello su Facebook, è meno focalizzato sugli interessi e più sulle abilità/qualifiche professionali. Inoltre è possibile eliminare dalla targetizzazione gruppi, aziende, abilità (opzione utile per impedire ai competitor di visualizzare il vostro annuncio).
Come per Facebook il consiglio è creare campagne separate per ogni target in modo da ottenere il massimo ROI per ogni annuncio e le informazioni più dettagliate possibili sull’andamento della vostra campagna.
I tipi di annunci che potete creare sono 2: sponsored Ads e text ads ed entrambi comprendono un headline, un copy, un URL di destinazione, un’immagine Thumbnail con caratteristiche specifiche per quanto riguarda lunghezza dei testi e dimensioni delle immagini.
Infine ecco il costo di una campagna pubblicitaria su Linkedin che può essere calcolato come CPC (cost per click) o PPM (pay per impressione) ogni 1000 visualizzazioni. Personalmente per i sponsored ads consigli un CPC in quanto si tratta di annunci fatti più per aumentare la brand awareness che per generare visite su un determinato sito attraverso i click. Il costo del CPC va da un minimo di 2 euro a un massimo di 7 euro per click e il budget minimo consigliato è di 10 euro giornalieri.
Per i test ads è invece ottimale il PPM in quanto si tratta di annunci utilizzati per la lead generation. Ad esempio messaggi che invitano a un’offerta gratuita o al download di un white paper in cambio dei dati di contatto. I text ads sono quindi ideali a seguito di una campagna di sponsored ads, quando il potenziale cliente già conosce il brand ed è quindi maggiormente disposto a svolgere l’azione desiderata che comporterà il suo ingresso nel funnel. A questo punto il consulente marketing darà vita a tutta una serie di attività online e offline per trasformare il contatto acquisito in un effettivo cliente della vostra azienda.